World Series, titolo a Phila ( con oltre 10.000 sconfitte), vince il titolo dopo 28

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Kiatto-kun
view post Posted on 30/10/2008, 09:10     +1   -1




PHILADELPHIA (Pa, Usa), 30 ottobre 2008 – E la festa ha inizio. Dopo 28 anni e una partita lunga 50 ore, Philadelphia ha di nuovo il titolo del baseball. A conquistarlo i Phillies di Charlie Manuel, la squadra più perdente degli sport pro americani con oltre 10.000 sconfitte, che liquida 4-1 i Tampa Bay Rays nelle World Series più bagnate della storia vincendo 4-3 in gara 5, interrotta lunedì per pioggia e proseguita per una resa dei conti lunga tre inning e mezzo. Anche per la città di Philadelphia è una liberazione, visto che l’ultimo titolo da queste parti lo avevano festeggiato nel 1983, quando i 76ers vinsero l’Nba.
EROI – Il nuovo idolo della città dell’amore fraterno si chiama Cole Hamels, il lanciatore votato Mvp della classica di ottobre, salito sul monte di lancio in gara 1 e nella prima parte di gara 5. Ma la stagione dei Phillies, che in ottobre hanno ottenuto sette vittorie su sette in casa, incorona anche Ryan Howard, il re dei fuoricampo in regular season (ben 48), e il 45enne lanciatore Jamie Moyer, che nel 1980 marinò la scuola per andare a vedere la parata dei Phillies campioni, simboli di una squadra che ha dato a una franchigia vecchia 125 anni il secondo titolo della sua storia.
RESA DEI CONTI – Nessuno di loro però è stato protagonista nella prosecuzione di gara 5. Hamels infatti ha visto tutta la sfida dalla panchina, sostituito al piatto nel proprio turno di battuta all’inizio della parte bassa del sesto inning da Geoff Jenkins, che centra subito una valida che lo porta in seconda. Poi, dopo il sacrificio di Rollins che lo porta in terza base, sul singolo di Werth l’esterno destro 34enne corre in casa base per il 3-2 dei Phillies. Charlie Manuel nel settimo manda Ryan Madson sul monte di lancio al posto di Hamels, ma Rocco Baldelli colpisce un home run, il 26esimo della postseason dei Rays, e ristabilisce la parità. Ci pensa Eric Bruntlett a rompere l’equilibrio nella parte bassa del settimo, correndo sul singolo di Pedro Feliz che vale il 4-3 di Philadelphia. Per portare a casa l’incontro i Phillies si affidano a Brad Lidge, che ottiene la 48esima salvezza stagionale (la settima in ottobre, un record), facendo esplodere la festa del Citizens Bank Park, durata un’ora e mezza dopo la partita e destinata a proseguire sulle strade della città. Il pubblico ha riservato sonori fischi a Bud Selig, il commissioner responsabile ai loro occhi di quest’attesa lunga 50 ore nella partita più lunga della storia.
GLI SCONFITTI – A Tampa Bay, passata in un solo inverno da cenerentola della Major a battuta nelle World Series, non resta che tornare a casa con la sensazione di aver sfiorato l’impresa epica. Joe Maddon sa di avere a disposizione un gruppo giovane, destinato probabilmente a crescere ancora, che forse ha pagato un po’ d’inesperienza nei momenti chiave. Nelle World Series i Rays sono infatti stati traditi da Carlos Pena e Evan Longoria, i loro migliori battitori, che combinati hanno prodotto appena 3 valide in 37 apparizioni al piatto. Ma quando i due hanno battuto come sanno, come nel quarto inning di gara 5, per i Phillies sono stati guai grossi. La festa però è sulle strade di Philadelphia. E durerà ancora per molto.
Davide Chinellato

finte: Gazzetta dello sport
 
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