che bello, sono veramente contenta che piaccia! ^^
Certo che la continuo a scrivere..
ehhh
non posso dire quello che accadeeeeeeeeee
sennò tolgo la suspanceee
Ok, date che richiedete così tanto il continuo posto. E domani, chi lo sa...
Buonaaa lettura
Capitolo DUE Switch onDopo uno stancante viaggio durato quasi un ora, arriivò finalmente a Colorado Springs. Il pullman si era fermato probabilmente su un grande parcheggio di un market. Così mi avevano informato che si sarebbe fermato per farmi scendere proprio nelle vicinanze del centro, dove avrei trovato la mia nuova dimora.
Chissà come sarebbe stata. La mia nuova casa.
I miei genitori negli ultimi mesi si erano dedicati a cercare un abitazione adatta a me, magari nelle vicinanze della scuola, o di mezzi pubblici.
Seguendo le coordinate da un notes, datemi dai miei familiari. “Un appartamento piccolo 355 South Union Boulevard, con una bellissima vista del Memorial Park e del lago Prospect Lake...” Così leggevo nel foglietto.
Ma continuavo a guardarmi in torno, camminando senza capire dove cavolo fossi. Poi mi accorsi di un cartello della via “South Union Boulevard” «Cacchio, allora è questo il posto! Devo soltanto trovare il 355..» dissi ad alta voce, come se stessi urlando. Senza curar modo ai passanti. Ma una signora, che portava delle buste della spesa, con una mano libera, mi tese il braccio afferrandomi per la mano.
«Cerchi per caso: Chateau Apartments?» mi disse.
Mi si illuminarono gli occhi. La guardai e dissi ansimante «Si!» anche un po’ timidamente.
«Oh, allora sei tu la signorina Anna Ledger
*, di Castle Rock, anzi, mi correggo, la studentessa universitaria?» sorridendomi.
«Emh...si!» pensando “S’incomincia!!!” nervosamente.
«Oh cara, vieni allora con me.» continuando a tirarmi per il braccio.
Data la sua gentilezza e cortesia decisi di aiutarla «Aspetti che l‘aiuto!»
«Oh grazie!» dandomi tutte le buste. Ed iniziai a sospettare che quella donna in realtà non sapeva dove dovevo andare, ma era solo un scusa per portarle le buste. «Vieni, vieni!» o forse no?
Pochi passi dopo incrociammo una traversa di quella via, vidi solo un pub e accanto una palazzina.
La signora, col fiatone e tutta pimpante che ero con lei, disse «Bene, quel locale è mio, e lo stesso l‘appartamento dove vivrai.»
Mi bloccai un attimo, colpita da quella frase. «Non ho capito bene scusi, lei è la proprietaria dell‘appartamento? Allora è lei la signora Margo?»
«Certo!!!» ridendo a crepapelle.«Ma puoi chiamarmi Marge.»
Per un attimo mi sentì sprofondare. “Una decina di minuti fa pensavo che fosse chissà chi invece... bene, s’incomincia!” «ok..» dissi, a bassa voce. Ispirai ed espirai velocemente.
Dopo essere passati davanti al quel localino stile wester, salimmo le scale, lungo la quale trovammo due porte alla nostra destra e sinistra.
«Bene, ci dividerà solo il muro. Tu avrai il tuo spazio ed io avrò il mio!» Aprendo la porta di sinistra «Questa è la tua futura
casa!» dandomi il permesso di entrare.
Poggiale la sua roba nel pavimento davanti all’altra porta poi mi feci coraggio ed entrai.
Sentì una vampata calda, un’aria diversa, un profumo mai sentito prima. Il profumo della nuova casa. Chiusi gli occhi ed assaporai l’immenso salotto-cucina che mi ospitava. Un piccolo divano e davanti una tv, una piccola cucina nel lato opposto e due porta dove sicuramente portava alle altre stanze.
La signora Marge mi precedette mostrandomi il bagno e, aprendo l’altra porta a destra «Questa è la tua camera..»
Grazie alla lieve luce che trasmettevano le due finestre laterali potevo ammirare la bellezza del mio futuro letto. Mi voltai verso di lei affascinata, per dirle grazie ma m’interruppe.
«Non ti preoccupare per le lenzuola e tutto il resto, è un piacere!» continuando a sorridere come prima. Poi aggiunse «Vado a casa mia, cosa ti lascio nel tuo spazio.» Uscì dalla stanza, poi dalla casa chiudendo la porta.
Buttai ai piedi del letto lo zaino e quel poco che avevo portato, tanto il resto me l’avrebbero mandato i miei.
Io felice, triste, stanca e malinconica, mi buttai nel letto. Chiudendo gli occhi, ri-immergendomi nei miei pensieri. Poi guardai fuori dalla finestra.
“S’incomincia!“
*Ho scelto questo surrname in onore di un'attore che amo alla follia, che rimane sempre nel mio cuore, non ostante non ci sia più (come potete vedere dal mio avatar, dal nick, dalla firma... XD)
Heath Ledger
commentii
Edited by {Jòkel - 7/6/2010, 22:52